lunedì 26 agosto 2013

Biglie

Nel 2009 abbiamo trascorso l'estate in Israele.
Un giorno passeggiando per le stradine ordinate di Nir Etzion abbiamo trovato la nostra prima biglia, una biglia 'americana'. L'ho raccolta senza pensarci e per 3 anni è rimasta nel mio astuccio: una biglia tra penne e matite ricordo di una splendida estate.

Nel 2012 abbiamo fatto un viaggio in Cina.
Dopo aver rinunciato alle vacanze per due anni ci siamo concessi un bel viaggio: Pechino, Xian, Guilin, Hong Kong... Sulla spiaggia di Hong Kong ci aspettava la nostra seconda biglia, una biglia modellata dall'acqua del mare, satinata dalla sabbia e dal sale. Ci è sembrato una sorta di segno e l'abbiamo portata con noi.

Quest'anno siamo stati in Irlanda.
A Dublino in un negozio/ospedale per bambole del centro abbiamo trovato una scatola piena di biglie, dal momento che non ne avevamo trovate casualmente abbiamo deciso di comprarne una. La signora alla cassa ha invece voluto regalarcela: una biglia completamente trasparente, tutta per noi.

Dove ci aspetterà la prossima biglia?

biglie...

lunedì 29 aprile 2013

Si è spento ieri sera, 28 aprile, nella sua casa di via Aponia, all'età di 95 anni, il professor Umberto Panozzo. Era nato il 18 gennaio 1918 a San Giovanni in Marignano. Aveva frequentato il Liceo classico in Arezzo, quindi la Facoltà di Lettere presso l'Università di Firenze, dove aveva avuto maestri d'eccezione quali il Momogliano, il Lamanna, il Devoto, il Pasquali, il Giannelli... L'8 giugno 1940 si laureò con una tesi sul Carducci con il prof. De Robertis, che aveva sostituito il Momigliano epurato in seguito alle leggi antiebraiche.

Il 10 giugno, chiamato alle armi, raggiunse quale ufficiale – aveva frequentato il Corso allievi ufficiali di complemento negli ultimi anni dell'università - l'87° Reggimento Fanteria, Divisone “Friuli”, già inviato al fronte, in Piemonte. Fu congedato nel gennaio '45 e, in seguito, gli venne conferita la Croce al merito di guerra.

Finalmente, dopo 5 anni, potè tornare ai suoi studi e dedicarsi all'attività didattica. Iniziò ad insegnare presso il Liceo classico di Arezzo ('45-'47); nel '48, trasferitosi a Rimini, aveva ottenuto un incarico presso il Liceo scientifico e, l'anno successivo, vinse la cattedra di materie letterarie presso la scuola media di Riccione.

Seguì il trasferimento alla scuola media “Panzini” di Rimini, di cui fu preside incaricato per un biennio, quindi, nel '67 passò alle scuole superiori, dove insegnò italiano e storia, prima all'Istituto Magistrale, quindi all'ITIS e infine al Tecnico Commerciale “Valturio”.

prof. Umberto Panozzo

Insegnante preparato, rigoroso, burbero all'apparenza, ma appassionato alla sua professione e sempre attento alle esigenze degli alunni, ha lascianto un vivo ricordo in molte generazioni di studenti riminesi.

All'insegnamento ha costantemente affiancato l'attività di autore di testi letterari, linguistici e di didattica, frutto di studi approfonditi, di esperienza sul campo e soprattutto di un'esigenza interiore di offrire ai giovani libri seri, rigorosi, ma al tempo stesso, semplici nello stile e nella forma.

Nel 1945 pubblicò la sua prima opera, /Avviamento alla critica letteraria/, alla quale sono seguite negli anni decine e decine di altre opere pubblicate dai principali editori del settore (Le Monnier, La Nuova Italia, Paravia, D'Anna). Particolarmente significative la /Grammatica italiana /per le scuole superiori e inferiori e /La Storia della Letteratura italiana/per le scuole medie superiori.

Nel 1981 ha fondato a Rimini, col figlio Massimo, una propria casa editrice, Panozzo Editore, di cui è stato direttore editoriale per molti anni. 

mio nonno Umberto

martedì 5 febbraio 2013

Una giornata normale

Una giornata 'normale' che ora acquista un valore particolare... mi sembra tutto così irreale...
Grazie Chiara per averci mandato questa foto, ricordo di un giorno sereno insieme.
Luciano, ci manchi

mercoledì 16 gennaio 2013

Che la terra ti sia finalmente lieve

Io non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all’ orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.

Alda Merini

Resta la rabbia per non aver capito