sabato 2 ottobre 2010

per chiara e valeria

qsto post è dedicato in particolare a chiara, che come architetto è incuriosita dalle case e dalle storie che raccontano, e, in modo particolare, a valeria, che sta cercando casa a gerusalemme per i prossimi mesi...
cominciamo dall'inizio.
qsto è l'annuncio a cui ho risposto:
"spacey fully furnished apartment with many windows, lightand air
yet no noise from the market, most centrally located. 
a big living room, a big gallery for sleeping, balcony, equipped
kitchen, air condition, cordless Internet. 
it is including taxes, water, linen, towels, kitchenware, etc."
dopo un fitto scambio di mail con haya, la padrona di casa, sabre di origini polacche, sono riuscita a capire l'esatta ubicazione dell'appartamento: machaneh yehuda, ossia il mercato di gerusalemme. machaneh yehuda è un posto indubbiamente affascinante, ma è anche uno dei luoghi, insieme alla stazione centrale dei bus, più caotici della città, dove assieme ai turisti rapiti dai banchi di spezie (v. i primissimi post di qsto blog) si ammassano e spintonano gerosolomitani indaffarati a fare la spesa, in modo particolare il venerdì o a ridosso di una festa...
nonostante io sia arrivata alla vigilia di succot, individuare haya e suo marito non è stato difficile, più impegnativo è stato farsi largo tra la gente nella stretta stradina laterale in cui si affaccia la scala d'entrata. come ho già scritto i giorni scorsi, le scale si aprono tra i negozi di carni e pollami... certo non è il pesce, ma avrei sicuramente preferito le spezie!

al termine delle scale vi è un pianerottolo con quattro appartamenti da una parte, di cui uno in ristrutturazione, e uno dall'altra dove si trova il dipartimento di polizia.   
sostanzialmente la casa è come si vede dalle foto:
bagno
cucina

soggiorno/studio visto dal soppalco


camera da letto
un piccolo bagno vicino all'entrata;
una cucina con forno e piastre per cucinare, un piccolo frigo e un bollitore. rispetto alla foto c'è un pezzo in più, il forno: i relativi fornelli sono incastrati sotto il piano di lavoro e qndi, credo, inutilizzabili. qsto, insieme ad altri piccoli spunti, mi ha dato il la per intraprendere 5 settimane di dieta relativamente crudista che mi sta facendo molto bene! qllo che nella foto non si vede è che il lavandino perde, ma sotto c'è un'apposita bacinella!;
un soggiorno/studio molto luminoso da cui si accede a un terrazzo lungo e stretto che si affaccia non sulla via principale del mercato, ma sulla piazzetta irakena e che nonostante la poltroncina in vimini abbia lo schienale sfondato, mi regala attimi di relax tardo pomeridiano;
un soppalco, alto circa un metro e settanta in cui io riesco, superato l'ultimo gradino della scala in corrispondenza del quale il soffitto si abbassa, a stare a pelo in piedi, dove si trova un letto matrimoniale e un paio di armadi. sul letto c'è una piccola, leggermente inquietante, botola. non so dove porta, non lo voglio sapere e spero di non scoprirlo mai!
per impedire di sbattere la testa entrando in camera...
botola sul letto
fin qui tutto bene... passiamo ora ai "contro" e alla storia che qsta casa racconta!
il primo "problema" è che qsto appartamento ha più di una storia da raccontare, ma l'unica traccia riscontrabile è l'usura dei mobili, la sciatteria delle pareti, le macchie delle tappezzerie ecc. ecc.
nonostante haya si sia raccomandata di tenere l'appartamento pulito perché così pulito non è mai stato, io l'ho trovato sporchino. lenzuola e asciugamani sono, per fortuna, effettivamente puliti, ma su tutto il resto ho qlche dubbio, qndi ho deciso di "colonizzare" e utilizzare solo certe cose che ho accuratamente pulito e adattato al mio standard da italiana snob!
il secondo "problema" è lo shuk. il mercato si sveglia presto: il "suono del lavoro", serrande che si alzano, camion che scaricano, gente che urla, arriva attutito, ma arriva e al termine della giornata lavorativa non cessa, ma cambia forma diventando rumore di pulizie e ronzio incessante dei potenti motori dei frigoriferi e degli impianti di aerazione. qsti ultimi sono dappertutto, comprese le scale per arrivare all'appartamento, e non vengono mai spenti, neanche durante la notte o lo shabbat... qndo invece tutto il resto si immerge in uno splendido silenzio!
ma in fondo lo shuk è anche il bello di qsta casa e a qlunque rumore dopo poco ci si abitua! per cui, in conclusione, il giudizio è sostanzialmente positivo. qllo che mi frega è il confronto con la casa di david dove abbiamo alloggiato l'anno scorso: stesso mobilio ikea, ma nuovo di pacca!

1 commento:

  1. Cara France e cari lettori, riconosco lo stile...medioriente! Israele è un gran mix di culture e di standard sociali, si va dall'apartamento all'Hilton dei superricchi,ad appartamenti normali in blocchi residenziali in mezzo al verde (tipo middle class svizzera), alla residenza in mezzo alla storia.
    In quest'ultima abbiamo soggiornato anche io e Luciano, non siamo lontani dal tuo alloggio come standard di pulizia, in più o in meno ..a noi mancava l'aria condizionata in agosto a Tel Aviv e la circolazione dell'aria era garantita dalla mancanza quasi totale di scuri! Appartamento bauhaus in pieno centro di Tel Aviv con tutte le linee dei bus che passavano, un cantiere attaccato e i camion della monnezza solerti e mattinieri! Ma ora tra le tante cose anche questo è un ricordo vivissimo e bello! Perciò "enjoy your apartament"!

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